CONSIDERA ET DESIDERA
Tutto il destino dell’uomo è un solo ritmo celeste
(Holderlin)
Secondo i fondatori dell’astrologia, gli antichi popoli mesopotamici, le stelle sono il linguaggio simbolico che usano gli dei per comunicare con gli uomini. Noi non sappiamo se al di là del cielo esistano dei, né se abbiano buone ragioni per comunicare con noi. Crediamo però che il significato delle cose vada cercato in ciò che le sovrasta e comprende in sé.
L’astrologia è la più antica scienza dell’uomo, il suo primo
tentativo di porsi in rapporto al mondo che lo circondava, e di dare un
significato alla propria esistenza. Il suo primo tentativo di situarsi nel mondo. L’assunto
fondamentale dell’astrologia è proprio questo, che noi siamo identificati dalla
nostra posizione, dalle nostre coordinate nello spazio e nel tempo, e che
esiste dunque una corrispondenza fra i nostri dati natali e il nostro
carattere, o destino. La scienza non ha ancora trovato nessuna spiegazione
soddisfacente per questa corrispondenza, ma essa è avvalorata da ricerche
statistiche molto ampie, come quelle di Gauquelin, che esaminano oltre 100.000
dati natali. Per una discussione approfondita delle basi teoriche dell’astrologia
si rimanda a La scienza fabulosa – le
incredibili e meravigliose basi teoriche dell’astrologia.
Dal latino sidera,
stelle, derivano i verbi considerare e desiderare, che significano alla lettera
guardare un insieme di stelle
(con-siderare) e sentire la mancanza
delle stelle (de-siderare).
Che gli astri siano o non siano veri è importante capirlo, ma ancora più importante è il fatto che le
configurazioni e gli asterismi celesti
costituiscano una vasta, grandiosa rappresentazione della nostra vita e della
nostra interiorità. Lo schema
astrologico, il ritmo astrologico,
riportano la nostra esistenza a una dimensione più ampia,
atemporale, e in un certo senso eterna e infinita. Essi sono né più né meno
che uno strumento per considerarla in
una luce e una prospettiva più vasta e, nello stesso tempo, per desiderarla, perché essi sono l’immagine
eterna e incorruttibile di ciò a cui tendiamo.
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