Micro-indagine astrologica su 75 miliardari.

 


I miliardi... da sempre l’idea di buona sorte è legata, forse erroneamente o comunque superficialmente, a quella quantitativa dell’accumulo di beni... e da sempre si è ricercata la formula della ricchezza, la pietra filosofale dei conti correnti, nelle stelle. Questo breve studio, come sempre svolto nella coscienza dei limiti dell’astrologia attuale e adottando adeguate cautele teoriche, esamina i temi natali di 75 miliardari esemplari.

Nota sul campione.

Io preferisco lavorare su campioni limitati (coi limiti statistici che ciò comporta) ma ben selezionati, puntando ad ottenere nelle frequenze esaminate un forte scarto dalla media attesa. Relativamente alla selezione, ho utilizzato un criterio di buon senso,

forse non del tutto esente da distorsioni e bias cognitivi, ma che molti riconosceranno fondato, e spero non tendenzioso. Ho assunto ovviamente come base dei dati  quantitativi, utilizzando la classifica storica di Celebrity Networth e le classifiche 2023 di Forbes e di Bloomberg. Ho poi escluso i soggetti  per cui non si disponesse di dati certi e completi di orario (fonti in genere controllate su https://www.astro.com/astro-databank). Qualche dubbio può sussistere sull’ora di nascita di J.D. Rockfeller e dell’indiano Mukesh Ambani, ma essendo il primo il prototipo del miliardario, e il secondo l’uomo più ricco dell’Asia, mi è parso opportuno includerli, quantomeno per valutare segni e aspetti. Ho preso poi in considerazione soprattutto i self-made men, che dovevano avere caratteri psicologici più specifici, con le eccezioni di Gianni Agnelli, Edmond de Rothschild e Liliane Bettencourt (la donna più ricca del mondo), che hanno portato alla fase aurea le loro aziende ma non le hanno fondate (sui capostipiti non avevo dati). Ho dato una certa preferenza ai soggetti di cui fossero disponibili maggiori notizie biografiche, e ho dunque inserito 4 italiani (Ferrero, Del Vecchio, Agnelli e Berlusconi) che in termini assoluti non avrebbero dovuto figurare nella top, e incluso il “povero” (solo 3 mld di dollari, contro i 200 di Bernard Arnault, che è al vertice della classifica) Donald Trump. Poiché mi interessava valutare il concetto di ricchezza legato a quello di produttività, in particolare per analizzare il significato dell’asteroide Cerere, ho limitato la presenza degli investitori/finanzieri puri al solo Warren Buffett (il mitico oracolo di Omaha, patrimonio 115 mld). Oltre a quelli citati, fanno parte della lista i miliardari storici più noti, come Henry Ford, Andrew Carnegie (considerato il “miliardario buono) , J.P. Morgan (fra l’altro, autore della frase: i milionari non credono all’astrologia, i miliardari sì), e quelli al top delle classifiche attuali, come Bezos, Gates, Murdoch, Safra o Pinault. Ne risulta infine un campione di 30 casi completi di orario, su cui ho svolto la gran parte delle indagini, e uno aggiuntivo di 45 privi di orario, utilizzato solo per gli aspetti, che mi sembra fortemente selezionato e rappresentativo, e da cui si dovrebbero estrarre indicazioni valide. Peraltro, a metterli insieme, ne verrebbe fuori una promettente squadretta capace di generare una bella quota del Pil mondiale, e molto di più di tutto l’insieme dei paesi terzomondisti. Ma qui prescinderemo dai giudizi etici e politici.  

Valori attesi

I valori e le dominanti da ricercare sarebbero molti, considerando la mutifattorialità della condizione di ricchezza. Mi attendo cmq innazitutto valori sull’asse Toro-Scorpione e corrispondentemente II casa (beni materiali propri)-VIII casa (beni materiali degli altri, gestiti o ereditati); forza di Plutone, astro della ricchezza, del possesso, dell’avidità (specie se leso), da cui deriva appunto il termine plutocrazia, e dell’espansivo Giove, la fortuna major; poi dominanti dinamiche, con impronta  marziana negli industriali e più uraniana nei tecnologici. Altri elementi di supporto la VI casa (lavoro) e la X (successo), i valori terra (materia) e quelli fuoco (attività), buoni aspetti di Mercurio (business, affari, commercio, intelletto intuitivo), soprattutto a Giove, Plutone, Luna. Volevo poi verificare la rispondenza dell’asteroide Cerere, che simboleggia la terra e il grano, e quindi la produttività. (N.B. questo paragrafo non è stato modificato a posteriori, dopo l’effettivo computo sui campioni, e costituisce quindi in qualche modo la “scommessa” statistica che si andrà a verificare).

Risultati

Ho verificato innanzitutto le posizioni di Plutone, Giove e Cerere nelle case (30x3=90 elementi). Come ipotizzavo, ho registrato effettivamente un lieve scarto positivo in VI casa (12 posizioni rispetto a 7,5 attese)) , in XII (11), in II casa (9 posizioni), in VIII (8), in III(9). Il riscontro più interessante mi sembra questo: in questa piccola ricerca, si ritrova un tipo di curva che ho osservato in tutte le ricerche più ampie sul ciclo orario, e che si ottiene componendo 2 armoniche: quella generale individuata da Gauquelin, che assegna maggior forza ai pianeti posizionati poco prima di Ascendente, Medio Cielo, Discendente, Fondo Cielo (all’incirca XII, IX, VI e III casa) e quella più specificamente legata alle simbologie delle case. Semplificando ed esemplificando: nei temi degli sportivi, troviamo maggiori frequenze di Marte nei settori di Gauquelin, ma anche nella casa V, legata allo sport e alla rappresentazione. Negli scrittori la Luna (immaginazione)  è più frequente soprattutto in casa III (comunicazione), ma segue per il resto la curva gauqueliniana. Così Plutone e Giove dei miliardari occupano con più frequenza le case legate alla simbologia del lavoro e del denaro, e insieme i settori di Gauquelin.  Ovviamente se si volessero indagare le ricchezze di origine diversa  si dovrebbero ricercare altre posizioni, per es. quelle in casa V per le vincite al gioco, alla lotteria, la finanza speculativa ecc.

Sole, Luna e Ascendente sono più frequenti (14 occorrenze contro 7,5 teoriche) nel Sagittario, governato da Giove, seguito dallo Scorpione, retto da Plutone. Bisogna tuttavia rilevare che figura al di sopra della media attesa anche il Cancro (10 casi), mentre presenta uno scarto negativo il Toro (5 casi), valori questi entrambi poco rispondenti alla teoria. Luna, Mercurio e Marte sono più frequenti ai punti cardinali, configurazione che accentua il dinamismo ed è ugualmente compatibile con l’ipotesi.

Dati anche più confortanti risultano dal computo degli aspetti di Cerere. Per questa verifica ho potuto usare un campione più ampio, di 75 casi, non essendo necessaria l'ora. Li ho controllati adoperando 3 griglie differenti di orbite di tolleranza: 10-10-7-6-5 (orbita tradizionale), 6-6-4-3-2 (orbita media più attagliata a un asteroide come Cerere); orbita stretta a 1°. In tutti e 3 i rilievi prevalgono gli aspetti a Mercurio (25 aspetti per l’orbita media, contro una frequenza attesa di 13), Plutone e Giove. La frequenza degli aspetti a Mercurio è estremamente significativa, con un P-value di 0,0006 (calcolato col software online di astromauh), il che significa che c’è 1 sola probabilità su 1650 che sia dovuta al caso, ma anche le altre occorrenze risultano lievemente significative. La combinazione fra i 3 dati rende ovviamente ancora meno probabile la distribuzione. In altri termini, difficile pensare che tanti aspetti così esatti - la congiunzione di Mercurio a 1° nei  temi di Rothschild, J.P. Morgan,  Ambani, Prada, Zuckerberg,  l’opposizione di Cerere a Plutone e la congiunzione a Giove, entrambe a 1°, nel tema di Arnault, la congiunzione a 1° in quello di Rhodes,  il trigono quasi esatto a Giove di Bezos o Murdoch, la congiunzione a Giove e opposizione a Plutone nel tema di Rockfeller – possano essere dovuti al caso. E’ da notare anche che nei pochi casi in cui Cerere non forma nessun aspetto con Mercurio, esso ci fornisce cmq indicazioni pertinenti: ad es. nel tema di L. Bettencourt, regina della cosmesi e della cura estetica (L’Oreal) l’astro è strettamente congiunto a Venere, in posizione forte all’Ascendente, e nel Sagittario (segno legato alla moda).  

Ho infine conteggiato la posizione nei segni e nelle case e gli aspetti di Mercurio. La distribuzione nei segni è piuttosto casuale, ma quella lungo l’arco orario, in accordo con la teoria, presenta un’evidente concentrazione intorno al Medio Cielo e l’Ascendente (11 occorrenze nei 10° successivi e precedenti, contro 3 attese... questa finestra è stata individuata “a posteriori”, ma cmq vale a evidenziare l’anomalia  della distribuzione). Ricordiamo che la dominanza angolare al MC e AS enfatizza le valenze sociali, pratiche e di mediazione di Mercurio, al contrario di quella al FC, che è più analitica e teorica, e di quella al DS, che favorisce la comunicazione e i rapporti interpersonali.  Il computo degli aspetti (considerati con orbita tradizionale 10-10-7-6-5, e utilizzando il campione ampio di 75 casi), risulta altrettanto interessante. Per quanto il numero totale di aspetti sia nella media teorica (205 contro 211 attesi), si osservano alcune interessanti congiunzioni con la Luna in posizione angolare, un certo incremento delle congiunzioni al Sole, molti aspetti positivi, e spesso molto stretti, a Giove, che armonizzano intuito e senso organizzativo, e soprattutto, anche con orbita allargata, la frequenza degli aspetti con Cerere già rilevata (qui 34 contro 25 attesi), e ancora con Plutone (28 occorrenze) e Giove (25). Anche la Luna è ben aspettata, ma è stata ovviamente valutata solo sul campione di 30 casi (12 occorrenze)  Si può dire anzi che all’interno di questo selezionato campione l’aspetto più caratteristico e statisticamente rilevante appare proprio quello fra Mercurio, astro dell’intelletto intuitivo, e il piccolo asteroide Cerere, che percorre l’orbita fra Marte e Giove, ed è legato alle messi, alla terra e al principio produttivo.  

Segnalo infine gli stretti e trainanti aspetti di Luna e Sole con Marte e Plutone, quelli di Giove (trigono in particolare) e Plutone (quadrature, opposizioni e congiunzioni), e fra Marte e Giove (attitudine al comando), e Giove-Plutone, e la quasi costante presenza di Veneri lese, da Plutone o Saturno, che indicherebbero plausibilmente che l’aspirazione alla ricchezza, l’ambizione e l’avidità materiale sono in genere collegate a una certa insoddisfazione, e spesso aridità, affettiva.

Ovviamente una ricerca su 75 casi, e che non definisca una precisa ipotesi di partenza, non ha un vero valore scientifico e statistico - si dovrebbe arrivare almeno alle varie migliaia degli studi di Gauquelin -  ma ha 1) un valore orientativo 2) un lieve valore probatorio, in quanto gli scostamenti dai valori attesi, in alcuni casi anche significativi, corrispondono con poche eccezioni alla “scommessa” implicita, ovvero sono compatibili con la teoria astrologica. Probabilmente, allargando il campione, alcune delle frequenze osservate si disperderebbero,  ma quasi sicuramente conservando le tendenze e le costanti qui individuate.

A conclusione della ricerca, si può provare a delineare un rapido schizzo, se non un profilo astrologico, del miliardario. Dominanti generali dinamiche (segni maschili, Plutone, Marte, Urano, Sole, Mercurio, ma anche la Luna e Giove), per angolarità (prevalentemente diurna) e aspetto ai luminari, che inducono a una vita attiva e operosa; significatori del possesso (Plutone, spesso leso), dell’espansione, sviluppo e acquisizione (Giove, in genere armonico), e della produzione (Cerere), ben stimolati, e in case e segni legati alla materia, al denaro, al lavoro (segni di terra, Sagittario, Scorpione, case VI, II, VIII,  X). Luminari e Ascendente in Sagittario e Scorpione. Mercurio ben stimolato, in aspetto a astri legati ai principi dell’organizzazione e la produzione, e in particolare a Cerere.





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