Giochiamo alle previsioni: Harris o Trump alla presidenza Usa?

 

                                                                             

Ho sempre sostenuto che le previsioni funzionano poco in astrologia. Pur senza considerare i generici dubbi sulla validità scientifica e predittiva dell’astrologia (ci sono ampie statistiche che sembrano confermarla, ma non sono state ancora inquadrate in una teoria funzionale) , la previsione mette in gioco una molteplicità troppo complessa di elementi: 10 pianeti , 10 segni + elementi minori per ciascun attore dell’evento considerato, che producono un numero di combinazioni incalcolabile. Inoltre ogni pianeta rappresenta una direttrice simbolica, e non un singolo evento. Per fare un esempio, Giove, simbolo astrale dell’espansione,  rappresenta un decimo di tutte le caratteristiche psicologiche, gli eventi e gli stati possibili, tutti appartenenti a una stessa famiglia simbolica

(tutti con la stessa “aria di famiglia”, avrebbe detto Wittgenstein), ma inerenti piani diversi, e così può corrispondere a una vittoria elettorale ma anche a un marcato ingrassamento fisico, a un aumento di popolarità o solo a un’abbondante raccolta di mele nel proprio frutteto. Qualche buon risultato previsionale lo ha ottenuto Barbault nei suoi studi di astrologia mondiale, ma applicando metodiche che qui non ci sarebbero d’aiuto, e che comunque richiederebbero un complesso studio statistico preliminare.

Chi si occupa di astrologia tuttavia non può sempre “prevedere il passato” e ragionare col senno di poi, e deve di tanto in tanto cimentarsi anche con le previsioni, se non per gioco, per esperimento e per sondarne le potenzialità. Ed è quello che faremo brevemente in questo post, analizzando per sommi capi le condizioni astrali delle elezioni USA programmate per il 5 novembre 2024, cioè fra 15 giorni.


 

                  


I temi dei 2 candidati presentano alcune analogie, e alcune differenze sostanziali. I valori Gemelli, collegati alla attitudini linguistiche e intellettuali, all’humour, all’analiticità, alla comunicativa, sono presenti in entrambi, per Trump come segno solare, per la Harris all’Ascendente. Ciò sembra corrispondere alle caratteristiche dei 2 personaggi: se l’Ascendente rappresenta lo stile, il modo di manifestarsi della personalità, l’humour irridente e spesso il sarcasmo adoperato dalla Harris ben corrisponde al suo ascendente, così come una certa fondamentale superficialità e furbizia di Trump si può senz’altro collegare alla collocazione del suo Sole. D’altronde Giove, il pianeta che ci potrà fornire più informazioni in merito al nostro quesito, guarda caso transiterà il 5 novembre proprio a 20° Gemelli, strettamente congiunto sia al Sole di Trump (22° Gemelli) che all’ascendente della Harris (24° Gemelli), il che da un lato corrisponde al momento di grande popolarità di cui godranno entrambi, dall’altro conferma che la loro lotta si deciderà sul filo di lana. Entrambi hanno inoltre una Luna negli ultimi gradi dei segni di fuoco, un combattivo Marte in Leone, un buon Urano, valori di IV che li ancorano al territorio. Ma dal punto di vista della struttura caratteriale, e dunque della dominante planetaria, si può dire che i 2 contendenti abbiano caratteristiche opposte. Il fulvo, istintivo, bellicoso, sanguigno, schietto talvolta fino alla rozzezza, nazionalista e protezionista Trump non poteva che essere dominato da Marte, congiunto all’ascendente nel rutilante, focoso, autoaffermativo e istrionico segno del Leone. Nel punto più forte del tema della Harris, al Medio Cielo, troviamo invece il razionale, disciplinato, responsabile, previdente, cauto Saturno, che riceve fra l’altro una serie di aspetti benefici, che ne rafforzano il potenziale intellettuale e la forza etica. Astrologicamente, in sintesi, la Harris è quel che si dice una persona responsabile, che cercherà di adempiere con disciplina e rigore al suo mandato popolare, e sarà sensibile innanzitutto ai bisogni e le istanze della collettività.

Detto questo, chi appare favorito dei due ? In una competizione elettorale, conviene esaminare i seguenti pianeti: Giove, astro del successo e la riuscita, Marte, significatore della competizione, Plutone che simboleggia il potere, la Luna da cui possono dipendere gli umori elettorali e che in generale rappresenta il popolo. Giove come abbiamo detto favorisce entrambi i candidati (sfavoriva invece Biden), e dunque non ci fornisce un elemento discriminante, Plutone al contrario transita in entrambi i temi in aspetto negativo, il che sembra essere legato all’asprezza, all’aggressività e alle trame occulte che stanno accompagnando la campagna elettorale. La Luna nei primi gradi del Capricorno, segno dominato da Saturno, insieme al trigono Sole Saturno che si formerà nei giorni delle elezioni,  potrebbe indirettamente favorire la Harris, persuadendo a un voto di testa più che di pancia, ma ancora non ci fornisce indicazioni inequivocabili. Una marcata differenza rileviamo invece nel transito di Marte, che forma una favorevole congiunzione nel tema di Trump, mentre invia aspetti molto problematici al Sole, alla Luna e a Mercurio in quello della Harris, configurazione ribadita peraltro dai quadrati di Plutone. Questo è sufficiente a formulare una previsione in favore di Trump? No, ma quello che è possibile affermare, dal punto di vista astrologico, è che nei giorni 4,5 e 6 novembre la Harris dovrà affrontare dei seri problemi legati alla simbologie marziane. Non considerando problemi secondari quali un mal di denti o un’emicrania (denti e testa sono legati al pianeta), o una prevedibile tensione psicologica, che non sarebbero sufficienti a giustificare una configurazione così pesante, dobbiamo considerare una o alcune di queste possibilità: innanzitutto, ovviamente, una possibile sconfitta elettorale, essendo l’astro significatore della lotta e la competizione; poiché esso simboleggia d’altra parte anche gli eventi bruschi e violenti, un incidente, di tipo fisico o di altra natura, tale comunque da costituire un serio ostacolo ai progetti della Harris; essendo l’astro situato in II casa, quella dei beni materiali e dell’oralità, un tracollo o uno scandalo economico, che sia comunque non ordinario e prevedibile. Infine, essendo una quadratura di Marte significatrice di una situazione di impotenza, potrebbe anche semplicemente determinarsi una situazione di stallo elettorale, qualcosa che renda molto difficile l’esercizio delle funzioni attribuite alla Harris dall’esito elettorale. Una possibilità del genere è in effetti molto realistica, considerato che è previsto uno scarto minimo di voti, e che già attualmente i democratici della Harris hanno la maggioranza del Senato ma non della Camera. Si consideri tuttavia che nel sistema Usa il Presidente eletto ha potere di veto sulle decisioni della Camera, che dunque l’eventuale stallo sarebbe relativo, e che un evento del genere non saturerebbe, per dir così, la configurazione astrologica.

In conclusione, considerando che Giove, astro del successo, è molto ben posizionato nei temi di entrambi i candidati, non ci sentiamo di formulare un pronostico inequivoco sull’esito elettorale, ma affermiamo che sulla base dell’analisi dei transiti di Marte si può prevedere che la Harris si troverà di fronte a un importante e imprevisto problema nei giorni delle elezioni.

P.S. di verifica. La previsione è stata sostanzialmente corretta, in quanto prevedeva come opzione più probabile una sconfitta elettorale della Harris, cioè quel che è accaduto. Naturalmente l'astrologia, in particolare quella previsionale, non è una scienza esatta, ed erano state considerate anche altre possibilità di espressione della configurazione astrale.

                                                                            


 

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