Il tema natale di Freud e il problema degli errori anagrafici.
L’analisi del tema natale o cosmogramma è sicuramente la
tecnica astrologica di maggior efficacia e affidabilità, ma risulta spesso
pregiudicata dall’approssimazione, inesattezza e spesso falsità dei dati. I
testi astrologici sono pieni di analisi solenni e apodittiche che poi si
rivelano basate su dati erronei. Per anni abbiamo ad esempio letto sproloqui
sull’ascendente Capricorno di Leopardi, eretto con l’orario delle 19 indicato
sui registri battesimali . Ma nel 1798, nello Stato Pontificio, vigevano le ore italiche, conteggiate cioè a
partire dall’Ave Maria (mezz’ora dopo il tramonto), e in realtà il poeta nacque
alle 15 circa del pomeriggio, come comprovano inequivocabilmente anche le
memorie del padre Monaldo. Stesso problema riguarda l’ora di nascita di
Manzoni, come di Michelangelo, Leonardo o Raffaello. Altri errori derivano
dall’incertezza dell’orario, o dalla posticipazione della registrazione, dovuta
alle cause più svariate, per esempio l’abitudine a fine d’anno di attendere i
primi di gennaio per la registrazione, ritardando così di un anno il servizio
di leva. Esistono poi errori dovuti a cause più oscure e complesse, spesso vere
manomissioni e contraffazioni. Una di queste potrebbe riguardare uno dei temi
natali più studiati, quello di Sigmund Freud.
In realtà il tema di Freud che circola, quello eretto per il
6 maggio 1856, non mi ha mai convinto molto. Un debole Saturno in VIII casa, privo
di aspetti importanti, Giove e Mercurio ancor meno significativi, una Luna Gemelli
che forma solo una incerta quadratura con Nettuno, delineano nel complesso un
quadro informe, impastato, insignificante, a cui non è detto che debba
necessariamente corrispondere una personalità altrettanto insignificante, ma
che lascia l’astrologo molto perplesso e per così dire inappagato. L’unica
configurazione che sembra corrispondere alla personalità di Freud è in sostanza
il Plutone, astro del nascosto, del sottosuolo e per analogia dell’indagine del
profondo, dominante in VII casa, opposto all’ascendente Scorpione.
Molto più
convincente appare invece il cosmogramma eretto per l’altra data presa in
considerazione dai biografi, il 6 marzo, e vedremo in seguito perché.
Atteniamoci per ora ai documenti, considerando che allo stadio attuale delle
conoscenze astrologiche, che sono da considerarsi sperimentali e congetturali,
la pratica più corretta è senz’altro quella di partire dai dati anagrafici, e
poi risalire al tema natale, piuttosto che il contrario. In questo caso
disponiamo di 2 fonti fortemente discordanti:
il registro parrocchiale di Freiberg, in Moravia, dove Freud nacque, che indica
il 6 marzo, ma in grafia poco chiara, e un foglio di registrazione staccato (si
badi, non un registro tracciabile), in cui con dovizia di informazioni e grafia
chiara è indicato il 6 maggio. Freud, e con lui la gran parte dei biografi,
hanno sempre ammesso quest’ultima data, ritenendo la prima un errore di
trascrizione del pastore. Ipotesi del tutto accettabile. Tuttavia dobbiamo
osservare che la data del 6 marzo, di soli 7 mesi successiva al matrimonio, tradirebbe un rapporto pre-matrimioniale fra
il quarantennne Jacob Freud, già sposato
2 volte, e la ventenne Amalia Nathanson, che, come ci ha insegnato lo stesso
Freud, sarebbe difficilmente accettabile dalla rigida morale del tempo. Mark
Shulgasser, astrologo peraltro competente e autorevole, formula un’ipotesi
ancora più azzardata e suggestiva: che il padre biologico di Sigmund non sia
Jacob, ma un amante di Amalia, o lo stesso primo figlio di Jacob, che era
coetaneo della matrigna. In tutti questi casi la contraffazione del certificato
e il matrimonio di copertura si sarebbero resi necessari per il buon nome di
Amalia. Sono ipotesi da ritenere niente affatto fantasiose, se si considera che
secondo molte statistiche il 10% circa dei nati non è figlio del proprio padre
anagrafico, e che ad esempio non lo era Manzoni, figlio naturale di Giovanni
Verri. Inoltre configurerebbero una situazione tipicamente freudiana, mettendo
in gioco il contrasto fra morale e pulsioni sessuali, e potrebbero addirittura
rappresentare il vero trauma originario su cui Freud ha costruito la sua teoria
del complesso di Edipo e l’intero edificio psicanalitico .
Ma torniamo all’analisi del cosmogramma eretto per il 6 marzo, continuando a considerare valido l’orario delle 18.30. A differenza di quello del 6 maggio, questo è un tema molto delineato, parlante, e che descrive molto bene la vita e il pensiero di Freud. Innanzitutto rileviamo un imponente Saturno seduto sul Medio Cielo, in posizione di dominanza, come è tipico di molti colossi del pensiero scientifico e filosofico, da Kant a Darwin, da Leonardo a Schopenauer, da Heidegger a Wittgenstein. Difficile negare che l’avventura umana di Freud ci appare guidata dal rigore scientifico, dalla passione teorica, dalla disciplina saturnina. L’astro chiude un pertinente e esatto triangolo con Mercurio, pianeta dell’analisi che non potrebbe avere un ruolo irrilevante nel padre della psico-analisi, e Marte, legato alla medicina. Ricordiamo che la formazione e la qualifica di Freud era quella di medico neurologo. Ma l’aspetto che colpisce di più è la quadrupla e quasi esatta congiunzione nei Pesci di Sole, Luna, Nettuno e Giove. L’universo notturno dei sogni, l’inconscio portato alla luce dal conscio, i legami fusionali della famiglia, il complesso edipico e la soggezione alla figura materna... cosa ci descrive meglio il mondo freudiano di una luna nuova, di un’esatta congiunzione Sole-Luna (presente fra l’altro anche in Hillmann e altri psicanalisti) ? E se l’invisibile, l’inconscio è rappresentato da Nettuno, come non attendersi uno stretto legame di questi astri col pianeta blu? Ma il costruttivo, espressivo, comunicativo Giove, si mostra ancora più chiaramente nel lavoro dello studioso. Chiunque abbia un po’ di dimestichezza con le opere di Freud viene colpito dalla straordinaria chiarezza, ampiezza e fluidità della prosa freudiana. Si tratta di caratteristiche tipicamente gioviane, se è vero che il linguaggio è retto dall’asse Giove-Mercurio, e nella fattispecie Mercurio rappresenta la sua funzione analitica e paradigmatica, la saussaurriana Parole, mentre Giove quella sintetica e sintagmatica, la Langue. Anche alcuni aspetti riguardanti la salute e le abitudini di vita sono qui ben leggibili, ad esempio il Marte molto stimolato in II casa ci parla del vizio del sigaro (favorito dalla componente nettuniana), che lo portò infine alla morte per un tumore orale, e delle 32 operazioni che subì alla bocca, fino all’asportazione della mandibola. Lo stellium in casa VI descrive infine una vita dedicata alla cura dei pazienti e al lavoro.
Avere certezze su avvenimenti avvenuti 170 anni fa e che
nessuno ha ritenuto utile approfondire a suo tempo, sarebbe naturalmente fuori
luogo; voglio però concludere questa nota dichiarandomi del tutto propenso ad
accogliere come data corretta quella del 6 marzo. Infine, superando l’abitudine
a feticizzare la data di nascita propria dell’astrologia attuale, e sviluppando
alcune intuizioni di Pessoa, si potrebbe proporre un approccio interpretativo
che dia un significato a entrambi i temi natali: quello di maggio ci fornirebbe maggiori
indicazioni sulla vicenda sociale, sui ruoli istituzionali e gli avvenimenti
pubblici e ufficiali della vita di Freud; quello di marzo sulle sue caratteristiche
profonde, psichiche e biologiche.
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