Plutone e gli attori: Eastwood, Kinski, Bene, De Niro.
Clint Eastwood resta immobile per tutto il film. Come un
serpente, o a volte come un’aquila che volteggia lentissima sulla preda. A un
certo punto fulmineo, imprevedibile , quasi più veloce del 24esimo di secondo
cinematografico, scatta... prima che lo spettatore se ne renda conto, ha
fulminato 3 banditi e ha disarmato quello alle sue spalle. Eastwood ha
costruito tutta la sua fama e il suo planetario successo su questo schema
recitativo. Diceva Sergio Leone che ha 2 espressioni, quella col cappello, e
quella senza cappello – è cioè un attore che lavora sulla fissità e
l’impassibilità. Aquila e Serpente sono
i 2 nomi che adoperava l’astrologia antica per lo Scorpione, animale che
peraltro ha una strategia d’attacco simile. Andiamo a guardare il suo tema
natale. Guarda caso all’ascendente, il luogo oroscopico dell’aspetto fisico,
delle modalità in cui si manifesta la personalità, sorge proprio lo Scorpione, per
di più esattamente trigono a Plutone, il pianeta che lo governa. Gli altri
aspetti del tema, ci parlano d’altro... il fingitore Gemelli, l’esibizionista
Leone. E infatti Eastwood era in realtà un attore, lo Scorpione e Plutone ci descrivono solo il suo stile di recitazione, il personaggio che ha rappresentato.
Plutone è un astro piccolissimo, poche migliaia di km di
diametro, viene considerato un pianeta nano o un grosso asteroide, e molti
astrologi mettono in dubbio l’opportunità di utilizzarlo in un oroscopo. Ma
proprio nei temi degli attori rivela la sua azione precisa, potente e direi,
fatte le riserve generali sull’astrologia, indiscutibile.
Facciamo mente locale su altri attori che presentano
caratteristiche plutonine, occhi di ghiaccio, violenza e ira subitanea, energia
nascosta e sotterranea che si manifesta all’improvviso. Ci verrà in mente, fra
i primi, Klaus Kinski, l’iroso Aguirre, il folle Fitzcarraldo, il nevrotico e assatanato Paganini. Kinski era
un violento anche nella vita, è venuto fuori che per anni ha stuprato la
sorella, si abbandonava a ogni eccesso, e Herzog, il suo regista mentore, gli
ha dedicato il documentario “Il mio nemico più caro”, in cui racconta dei loro
litigi spesso conclusi a pugni e sputi. Naturalmente qui ci aspettiamo anche
un’implicazione dei violenti e collerici Marte e Urano... e infatti troviamo
Plutone nel punto più forte del tema, poco dietro l’Ascendente, in aspetto col
gruppo Marte-Urano, quest’ultimo dominante e congiunto alla Luna. Netto anche
il coinvolgimento di Venere, con forti aspetti a Plutone (un nevrotico
quadrato) e Marte (un instabile e esatto quinconce), che ci descrive la sua
libidinosità incontrollata e il suo sibaritismo. Nell’unico film che ha diretto,
Paganini, Kinski si dipinge ancora più esattamente, genialoide, estetizzante e
bestiale.
Osserviamo ora il tema del vero gigante del teatro e la
cinematografia sperimentale contemporanea, Carmelo Bene. Anche qui ci
attendiamo una collocazione parlante di Plutone. Bene non era solo un attore,
ma un autore, un regista, un intellettuale contemporaneo nel senso più pieno e vasto.
Ma era anche un istrione, un personaggio che amava giocare col proprio ego
debordante, con un narcisismo in qualche modo riscattato dalla sua radicalità e
sincerità, e col rapporto fra presenza e assenza (Io non ci sono, ripeteva un po’
sartrianamente), tutte tematiche plutonine. Anche in questo tema la prima dominante del
quadro è indiscutibilmente Plutone, seduto sul Medio Cielo, luogo
dell’autorealizzazione, strettamente
congiunto alla Luna (immaginazione) e a Venere (affettività, libido, senso
estetico), e valorizzato dall’Ascendente
che cade fra la fine della Bilancia e lo Scorpione.
Come controprova, osserviamo infine il tema natale di uno
straordinario attore, a mio avviso forse il più dotato attore cinematografico,
che ci ha lasciato proprio con C’era una volta in America di Leone
un’interpretazione insuperabile: Robert De Niro. E' un attore eminentemente
tecnico, professionale e maniacale al massimo grado, estremamente sensibile e
minuzioso nella recitazione, alieno da ogni istrionismo e esibizionismo. Ci
attendiamo che Plutone svolga nel suo caso un ruolo diverso. E infatti lo
troviamo sì congiunto a Giove, l’altro astro legato alla recitazione, e non
lontano dal Sole in Leone, ma privo di aspetti importanti, e in una casa cadente,
la II, legata appunto alla professione e al guadagno, come se per De Niro
recitare fosse semplicemente un mestiere. In un contesto peraltro dominato
dalla immaginativa Luna, e dal tecnicismo di Mercurio-Vergine.
Plutone, dunque, sembrerebbe di poter concludere, è
rilevante nei temi degli attori, ma non tanto perché legato agli aspetti
tecnici della recitazione, quanto perché esprime alcuni aspetti caratteriali,
come l’istrionismo, il protagonismo, il vitalismo, che frequentemente predispongono
alla scelta di questa professione. Si
tratta di una tesi che ho verificato su centinaia di cosmogrammi di attori, ma
naturalmente dovrebbe essere confermata da uno studio statistico.
Sito molto interessante e intrigante. Attrae la curiosità sulla propria ipotetica futuribilita'. La magia dell'astrologia come scienza sui calcoli del posizionamento dei pianeti riesce ad aprire mondi infiniti su teologi e studi sin dall'antichita'. Spero di aver la fortuna di trarne un certo sollievo spirituale... Poi chissa' se anche materiale. Comunque complimenti.
RispondiEliminagrazie caro anonimo... speriamo bene
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